–Articolo scritto da: Antonio Matteo Mozzillo, studente di Economia e Finanza presso l’Università degli Studi di Salerno.
“Come mai il mercato finanziario sembra aver assunto una vita propria rispetto all’economia reale? Stiamo vivendo all’interno di una situazione di inflazione difficilmente percepibile e comprensibile e soprattutto sembra destinata ad accompagnarci ancora per molto”
In queste settimane di ripartenza post-lockdown le difficoltà economiche, a qualsiasi latitudine e settore merceologico, sono sotto gli occhi di tutti; tuttavia il settore finanziario seppur abbia conosciuto un crollo nelle settimane più oscure della pandemia, negli ultimi giorni ha ripreso a viaggiare su ritmi crescenti.
Basta guardare il Nasdaq ed S&P500, che fanno registrare ogni giorno nuovi record per accorgersi di una situazione di “scollamento” tra economia reale e finanziaria sempre più accentuata, ovviamente tale circostanza non si applica a quei titoli collegati a materie prime che sono direttamente collegati al ciclo economico i quali stanno subendo gli effetti della pandemia in modo diretto; i giganti del web e contemporaneamente i bond di natura statale o societaria, invece, stanno conoscendo una vera e propria “età dell’oro” dovuta in primo luogo dalle numerose iniezioni di liquidità apportate dalle banche centrali fin dal 2009 arrivando ad un totale di 20 mila miliardi di dollari, l’equivalente del 25% del PIL mondiale[1] ed in secondo luogo con il boom del trading online, che ha portato sui mercati numerosi “investitori improvvisati” tendenti ad investire in società a loro più familiari e meno ignote (privilegiando di fatto quelle più celebri i colossi hi-tech e di internet appunto).
Questo contesto di distacco ribattezzato inflazione finanziaria sembra destinato a durare ancora nel futuro specie in virtù delle decisioni delle maggiori banche centrali decise a immettere ancora più liquidità nel mercato (è di pochi giorni fa, infatti, la notizia dell’accordo sul Recovery Fund) al fine di andare in contro alle richieste degli Stati di denaro fresco per rispondere al blocco economico causato dal virus.
Sul blog del Fondo Monetario Internazionale, Gita Gopinath ha rappresentato nel grafico che segue questa situazione di distacco rendendo evidente la risalita del mercato che non è stata accompagnata dalla medesima ripresa del ciclo economico.

Alla base di tale “distacco”…
Una spiegazione del perché questo fenomeno si sia creato prova a darlo il Sole 24 ore attraverso un articolo di Vito Lops del 16 Luglio 2020 dove viene sintetizzato il meccanismo di tale inflazione; nel momento in cui una banca centrale qualsiasi acquista titoli di stato da un fondo o da un’altra banca immette liquidità nel sistema, quest’ultima verrà reinvestita in bond societari o in azioni data la mancanza di alternative di investimento; le Borse quindi registreranno numeri crescenti (è notizia di pochi giorni fa che la BOJ sia intenzionata ad acquistare anche ETF azionari partecipando direttamente a questo “pompaggio” degli indici), per questo non appena trapelano notizie di nuovi stimoli o di nuove politiche monetarie espansive le Borse salgono immediatamente incrementando ancor di più questo contesto inflazionistico.
[1] Fonte: “Bolla o non bolla sulle Borse? È << inflazione finanziaria>>” Di Vito Lops (Il Sole 24 Ore, 16 Luglio 2020)
[1]https://blogs.imf.org/2020/06/16/the-great-lockdown-through-a-global-lens/ [2]https://www.huffingtonpost.it/entry/leconomia-reale-e-ostaggio-dei-mercati_it_5eecee63c5b6a9f11c85ef4f [3]https://www.infodata.ilsole24ore.com/2020/06/24/covid-19-e-crisi-cosa-distingue-questa-crisi-dalle-altre/ [4] “Bolla o non bolla sulle Borse? È << inflazione finanziaria>>” Di Vito Lops (Il Sole 24 Ore, 16 Luglio 2020)